M. Baldacci, La pedagogia come attività razionale, Editori riuniti, Roma, 2007


Il volume rappresenta un'introduzione alla pedagogia, intesa come disciplina che si occupa dell'educazione. Le tesi che espone ruotano attorno all'idea della sua natura attiva e razionale. Il carattere attivo della pedagogia le è dato dal fatto che essa non si pone come una semplice "spettatrice", ma come un"'attrice" impegnata a far fronte ai problemi dell'educazione. Questo genere di atteggiamento non comporta che la pedagogia abbia un carattere meramente volontaristico; difatti, l'altra tesi fondamentale del volume è rappresentata dalla natura razionale della pedagogia: la sua fattività deve essere costantemente illuminata dalla ragione. La pedagogia viene pertanto presentata come un'attività razionale volta ad affrontare problemi educativi che si danno in contesti storico-sociali determinati. Un'attività razionale che ha un carattere sia teorico che pratico e trova espressione nell'integrazione tra razionalità filosofica e razionalità scientifica. Il volume cerca di dare corpo a queste tesi attraverso un'articolazione in due parti. La prima parte è intitolata La teoria della pedagogia. In questa sezione, si sviluppa un'indagine sulla possibilità di una pedagogia come scienza dell'educazione, analizzandone l'oggetto, la metodologia di ricerca, e i rapporti con l'ideologia e l'utopia. La seconda parte è invece intitolata La prassi della pedagogia. In questa sezione, si esaminano le dimensioni di analisi e impostazione dei problemi educativi: le direzioni educative, i contesti educativi e i destinatari dell'intervento educativo.

ISBN13: 9788835959854
Pag: 252

Ph. Perrenoud, Costruire competenze a partire dalla scuola, Anicia, Roma, 2004


Il successo scolastico non è fine a se stesso. Certamente, ogni apprendimento prepara ai successivi nel perido scolastico. Ma in fin dei conti, in teoria, l'alunno dovrebbe essere capace di mobilitare le sue acquisizioni fuori dalla scuola, in situazioni diverse, complesse, imprevedibili. Oggi, questa preoccupazione si esprime in ciò che spesso si chiama problematica del transfert delle conoscenze o della costruzione di competenze.
Le due espressioni non sono intercambiabili, ma entrambe individuano un aspetto del problema:
- per essere utili i saperi scolastici devono essere treasferibili;
- ma il transfert richiede qualcosa di più del possesso dei saperi: esso passa attraverso la loro integrazione con le competenze di riflessione, di decisione e di azione in rapporto alle situazioni complesse a cui l'individuo deve far fronte.

ISBN: 8873462502
ISBN-13: 9788873462507
Pagine: 126

J. Dewey, Le fonti di una scienza dell'educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1929


Il contenuto scientifico dell'educazione è costituito da qualsiasi soggetto, scelto in altri campi, che renda capace l'educatore, sia amministratore che insegnante, di vedere e riflettere più chiaramente e a fondo su qualunque cosa egli faccia. Il suo valore non sta nel fornirgli gli obiettivi, più di quanto non stia nell'offrirgli delle norme già "confezionate". L'educazione è un modo di vita e di azione. Come atto essa è più ampia della scienza. Quest'ultima, però, rende più pensosi e più consci di ciò a cui si dedicano coloro che in tale atto sono impegnati, così che possono rettificare e arricchire in futuro quello che hanno fatto nel passato. La conoscenza degli obiettivi che la società effettivamente persegue e i risultati di fatto raggiunti, possono ottenersi in qualche misura attraverso lo studio delle scienze sociali. Questa conoscenza può rendere gli educatori più circospetti, più critici, nei riguardi di ciò che compiono e può migliorare la loro penetrazione su quanto si va svolgendo nella casa o nella scuola; può consentire ad insegnanti e genitori di guardare ancora più avanti e giudicare sulla base delle conseguenze in più lungo corso di sviluppi. Ma deve operare attraverso le loro idee, progetti, osservazioni e giudizi. Altrimenti non è affatto scienza dell'educazione, ma semplicemente comune informazione sociologica. (J. Dewey).

Traduttore: Tioli Gabrieli M. - Borelli L.
Pagine: VIII-60
ISBN: 8822109198
ISBN-13: 9788822109194

J. Dewey, Esperienza e educazione, La Nuova Italia, Firenze, 1938


"Come il Pestalozzi nel Canto, il Dewey, a conclusione della sua lunga e feconda esistenza di filosofo e di educatore, rivolge in queste pagine uno sguardo d'insieme al movimento di riforma ch'egli ha promosso e, pur ribadendo con molta energia i principi essenziali e vitali della propria pedagogia, non si perita di sfrondarla dei rimessiticci e di sottoporre a un esame critico serrato non poche tesi di novatori che può darsi abbiano inteso superficialmente il suo pensiero, come egli lamenta, ma che non a torto, mi sembra, si richiamano a lui come a loro maestro. Il lettore avveduto ha l'impressione che la critica agli altri in sostanza finisca col tramutarsi in una autocritica, che gioverà, speriamo, dopo un cinquantennio di esperienze, a promuovere quel processo di revisione di idee e di metodi che ci metta in grado di discernere nel movimento della "scuola attiva" il molto grano dal non poco loglio" (dalla Introduzione di Ernesto Codignola).

Traduttore: Codignola E.
Pagine: XIV-76
ISBN: 8822101367
ISBN-13: 9788822101365

M. Baldacci e M. Corsi (a cura di), Un'opportunità per la scuola: il pluralismo e l'autonomia della pedagogia, Tecnodid, Napoli, 2009


Il problema affrontato nel presente volume è quello dello spazio e del ruolo della pedagogia nei processi di cambiamento della scuola.
A runaway world – un mondo che corre, sfugge di mano – è il titolo originale di un noto volume di Giddens (tr. it.: A. Giddens, Il mondo che cambia, Il Mulino, Bologna 2000). Il libro descrive un fenomeno ben noto e sotto gli occhi di tutti: le dinamiche sociali hanno assunto un ritmo estremamente celere, e sono sempre più problematiche, contraddistinte dalla globalizzazione, l’economia basata sulla conoscenza, la crescente complessità culturale ecc; questioni che non concedono tregua e modificano inevitabilmente la nostra vita, mettendone a rischio la qualità e il senso.
Di fronte a questo quadro, le nostre speranze di Paese civile e democratico riposano in ampia misura sulla scuola; è fondamentale che essa sia messa nelle condizioni di svolgere adeguatamente il proprio ruolo formativo.

Codice: 3092

M. Baldacci (a cura di), La dimensione emozionale del curricolo, FrancoAngeli, Milano, 2008



Il volume affronta il problema dell'educazione affettiva nella scuola. Si tratta di una questione che negli ultimi tempi ha ricevuto larga attenzione, soprattutto in relazione alla problematicità delle condotte emozionali dei giovani.
Nella presente situazione, la scuola subisce spinte contraddittorie: ora le si chiede di garantire la serietà degli studi, ora di farsi agenzia di contenimento del disagio giovanile.
Il disorientamento di molti insegnanti è probabilmente legato a questa situazione: di fronte a richieste contraddittorie, non sono più sicuri di quale sia il loro compito.
Lo scopo di quest'opera è quello di tracciare una prospettiva pedagogica razionale che permetta di impostare l'educazione affettiva in forme integrate con l'istruzione scolastica, senza porre assurde alternative tra la qualità degli studi e un'esperienza emotiva ricca e articolata.
Il volume è diviso in due parti. La prima parte esamina le teorie delle emozioni in una prospettiva pedagogica. La seconda parte analizza le finalità e le metodologie di un'educazione affettiva orientata in senso razionale, e ne propone un modello generale che tiene conto delle specificità della scuola.

Codice ISBN 13: 9788856803297
pp. 176, (Cod.1108.1.1)

M. Pellerey, Dirigere il proprio apprendimento, La Scuola, Brescia, 2006


Il libro esplora in maniera sistematica le dimensioni fondamentali dell'apprendimento a livello scolare ed adulto; fornisce strumenti di diagnosi e intervento; chiarisce il ruolo decisivo svolto dalle motivazioni nel promuovere la propria crescita personale, culturale e professionale.

ISBN: 883502028X
ISBN-13: 9788835020288
Pagine: 240

M. Baldacci (a cura di), I profili emozionali dei modelli didattici. Come integrare istruzione e affettività, FrancoAngeli, Milano, 2009


In tempi in cui la dimensione emotiva nella vita scolastica balza sempre più spesso - e malauguratamente - agli onori della cronaca, l'attuazione di un'educazione affettiva nella scuola è questione grandemente dibattuta. Tuttavia la premura di fornire risposte a questa problematica non sempre porta a risposte convincenti. Fare della dimensione emotivo-relazionale un problema a sé, che richiede momenti formativi specifici e come tali distinti e separati dalle attività curricolari, conduce ad affastellare soluzioni più o meno competenti come i corsi di alfabetizzazione emotiva, che chiudono l'educazione affettiva in una dimensione "specialistica", facendone una sorta di ulteriore "materia" dell'orario scolastico: non a caso affidata spesso a figure diverse dall'insegnante, lo psicologo o lo psicopedagogista. Muovendo dall'idea che i processi emozionali siano insiti nelle dinamiche dei processi d'istruzione nei loro contenuti, nei contesti organizzativi in cui si svolgono, nelle interazioni sociali che comportano - quest'opera sviluppa invece la tesi di un'educazione affettiva razionale integrata con le attività curricolari. A partire da questo assunto, essa offre al lettore analisi e ipotesi di lavoro per una gestione della dimensione emozionale entro i contesti organizzativi e i modelli didattici dell'attività scolastica, fornendo agli insegnanti di ogni ordine e grado scolatico occasione di approfondimento e di intervento.

ISBN: 8856810646
ISBN-13: 9788856810646
Pagine: 160

M. Baldacci (a cura di), I modelli della didattica, Carocci, Roma, 2004



L'attuale esplosione della domanda di formazione determina un crescente bisogno di elevare la qualità delle pratiche d'insegnamento. Su questo sfondo culturale, la didattica si interroga sulla questione del rapporto tra senso dell'intervento formativo e tecniche d'insegnamento. Il volume propone una risposta non dogmatica capace di accogliere differenti istanze problematiche, ricostruendo un quadro sistematico dei modelli didattici e della loro dimensione operativa.

ISBN: 8843029797
ISBN-13: 9788843029792
Pagine: 181

B. Martini, Formare ai saperi, Franco Angeli, Milano, 2005



La continua domanda di formazione e il cambiamento degli scenari nei quali i processi formativi vengono pensati e progettati, reclama una riflessione pedagogica aggiornata sul nesso tra cultura e educazione, tra formazione dell'uomo e formazione ai saperi. Riflessione tesa ad interrogarsi, soprattutto, sull'adeguatezza del modo con cui fino ad oggi il pensiero pedagogico ha articolato il rapporto tra soggetto e oggetto della conoscenza, tra istruzione e formazione.
Il volume, rivolto a quanti, soggetti in formazione o professionisti della formazione, sono interessati ai processi di trasmissione dei saperi, intende contribuire a tale riflessione esplorando il significato pedagogico degli attuali processi di trasmissione della conoscenza dei quali cerca di cogliere le istanze epistemologiche e formative.

Codice ISBN 10: 8846472233
Codice ISBN 13: 9788846472236

Dati: pp. 112, 1a ristampa 2008, 1a edizione 2005 (Cod.292.2.64)